Una lunga e appassionante storia lega i festeggiamenti del Carnevale alla città di Monfalcone con un unico filo conduttore, fin dal 1920: divertimento, balli e collettività. Dal 1963 l’organizzazione dell’intera rassegna è curata dalla Pro Loco di Monfalcone che, anche per la 140° edizione del Carnevale monfalconese, ha definito un ricco programma di eventi, rivolti a tutta la collettività regionale e ai turisti, presentato nel corso di una conferenza stampa dal Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, dall’Assessore alla Cultura, Luca Fasan e dal Presidente della Pro Loco Monfalcone, Giorgio Iuretta con il Vice Presidente Gian Carlo Blasini.
Oltre alla presentazione del programma, è stato ufficializzato l’atteso nuovo interprete di Sior Anzoleto Postier de la Defonta® nella persona di Franco Ongaro, illustrato il 69° numero unico de La Cantada®, la rivista in dialetto bisiàc di satira e umorismo sui personaggi e i fatti della Bisiacaria, edita dalla Pro Loco Monfalcone, da venerdì 2 febbraio in distribuzione in 2000 copie nelle edicole del Mandamento monfalconese.
“Una giornata importantissima per tutta la comunità monfalconese: il Carnevale ripercorre la nostra vita e la nostra storia” – ha affermato Anna Maria Cisint, ringraziando gli organizzatori e i partner che sostengono la rassegna (Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, BCC Venezia Giulia). “Il Carnevale è un momento dell’anno che mi emoziona non solo perché rappresento una comunità che ama questa ricorrenza, ma anche perché mi sento figlia del nostro Carnevale, che quest’anno taglia il prestigioso traguardo dei 140 anni”. Un pensiero, poi, da parte del Sindaco a una delle colonne portanti della ressegna, con un messaggio augurale a “Orlando Manfrini che dal 1965 è stato il nostro Sior Anzoleto, trainando il Carnevale, a cui rivolgiamo il nostro affettuoso saluto quale portabandiera di questa nostra importante e amata tradizione”.
“Tante le candidature ricevute per interpretare Sior Anzoleto, le cui caratteristiche dovevano rispettare precise competenze sceniche e culturali” – ha sottolineato il vicepresidente della Proloco di Monfalcone Gian Carlo Blasini, che nella sua veste di Notaio ha ufficializzato la nomina di Franco Ongaro con un vero e proprio giuramento. Il nuovo Sior Anzoleto, in perfetto dialetto bisiaco ha ricordato che “le tradizioni sono le radici di un popolo, di una comunità e rappresentano la strada per continuare tutti quanti insieme verso il futuro”.
“La Cantada, rivista satirica e letteraria da 120 pagine, è sinonimo di tradizioni e di buon umore e a 69 anni dalla sua nascita è ancora oggi vitale grazie ai tanti collaboratori che partecipano alla sua stesura” – ha aggiunto Blasini, autore dell’illustrazione della copertina”.
Il programma
Celebrato da un annullo postale e anticipato dal concorso “Disegna la cartolina del carnevale monfalconese” a cura del Circolo Filatelico Numismatico Monfalconese (inaugurazione dell’esposizione dei disegni e premiazione degli alunni e insegnanti sabato 3 febbraio alle ore 17.30 al Centro Commerciale di via Pocar a Monfalcone – visitabile fino al 13 febbraio), il 140° Carnevale monfalconese propone come primi appuntamenti in piazza della Repubblica una serie di eventi dedicati ai bambini.
Giovedì 8 febbraio, dalle 10.00 alle 12.00, la “Caminada mascherada” è infatti rivolta ai bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari di Monfalcone che, vestiti in maschera, saranno accolti in piazza da musica, dolcetti, animazione e la “Cantadina dei putei”, diretta dal maestro Franco Ongaro, in collaborazione con il Teatro della Stropula. L’intrattenimento prosegue con Ernesto Animazione anche nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 16.00, interrotto alle 15.00 in punto dalla “Cannonada de coriandoli”. Alle 16.00, con il saluto del Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint e la cerimonia di consegna delle “Chiavi della Città” alla Pro Loco, si tiene l’apertura ufficiale del Carnevale monfalconese, festeggiato nelle vie cittadine dalla banda itinerante “Vecia Trieste”.
Il “Carneval dei putei” riprende venerdì 9 febbraio, con intrattenimento e animazione per bambini insieme a RadioPuntoZero in piazza della Repubblica, dalle 14.30 alle 17.30, mentre dalle 15.00 alle 16.00 è in programma la 2° edizione di “Bici in maschera”, con sfilata e premiazioni delle bici meglio mascherate (iscrizione gratuita per tutte le età, premio categoria Senior e Junior).
Sabato 10 febbraio, dalle 10.30, il Comune di Monfalcone invita cittadini e turisti a una passeggiata culturale, dedicata alla storia e ai luoghi simbolo della città (Rocca e Museo Medievale), con crostolata finale nell’atrio del Municipio. Un’anticipazione dell’inaugurazione della rinnovata piazza della Repubblica del prossimo 2 marzo. Dalle 14.00 alle 17.30, il “Carneval dei putei” si anima con il Luna Park di Carnevale della Bottega dei sogni, con ben 16 postazioni di gioco e spettacolo di magia, giochi e balli di gruppo, giocoleria, bolle di sapone. Dalle 14.00 è in programma anche la “Cavalchina dei putei”, con sfilata alle 15.30 e premiazione delle mascherine prime classificate alle 17.00.
Dedicato ai nostri amici a quattro zampe, la gara non competitiva “Can-nevale in piazza”, è in programma domenica 11 febbraio dalle 14.30 alle 16.30, in piazza Cavour, mentre in piazza Repubblica prosegue fino alle 17.30 il “Carneval dei putei” con l’intrattenimento e l’animazione di Gaia Eventi in Piazza Magic: sketch da cabaret, giochi di gruppo per tutti, balli di gruppo e musica, sculture di palloncini, spettacoli di magia comica e giocoleria comica.
Lunedì 12 febbraio, dalle 14.30 alle 17.30 ritorna Ernesto Animazione per il “Carneval dei putei” mentre alle 18.30 la cittadinanza è invitata in piazzetta a Panzano per un corso accelerato de Cantada “Provando la Cantada”, con la Banda Civica di Monfalcone.
La giornata conclusiva del Carnevale monfalconese, martedì 13 febbraio, inizia già alle 9.00 con la partenza del corteo degli sposi dalla sede della Pro Loco in Via Mazzini e il tradizionale giro di saluto per i borghi della città.
Alle 11.30, in piazza della Repubblica, è prevista la distribuzione al pubblico dei testi delle canzoni della “Cantada” e a seguire intrattenimento con lo speaker ufficiale del Carnevale Monfalconese, Louis Guglielmero nei panni del pirata Jack Sparrow, fino all’arrivo alle 12.00 in punto degli sposi in piazza della Repubblica, salutati dall’alzabandiera del Comune di Monfalcone accompagnato dall’Inno.
Dal terrazzo del Palazzo municipale, la sempre attesa e tradizionale cerimonia e orazione pubblica Giuramento del Notaio Toio Gratariol e Lettura del Testamento de Sior Anzoleto Postier (anche in diretta streaming) e a conclusione la “Cantada in Piaza” aperta a tutta la cittadinanza invitata a cantare le tipiche canzoni locali, accompagnata dalla Banda Civica Città di Monfalcone.
La Grande Sfilata di 12 carri allegorici, 11 gruppi mascherati e bande musicali (1500 figuranti), con la partecipazione della madrina Francesca Cipriani, parte alle ore 14.00 da Via Matteotti e segue il tradizionale percorso di ben 3 Km: da Via Matteotti svolta a sinistra in Viale San Marco, proseguendo poi in Via Bixio e Via Garibaldi. Poi via Duca d’Aosta dal Largo Anconetta, giungendo per l’esibizione davanti alla Giuria in piazza della Repubblica. A fine corteo, proclamazione da parte della dal palco del vincitore della sfilata nelle categorie carri e gruppi. A grande richiesta, quest’anno ritorna in apertura della sfilata, il Gruppo Ipanema con le coloratissime e spettacolari ballerine brasiliane. Al termine della sfilata, ore 18.00 circa, gran finale con musica, cabaret e spettacolo con i “Crampi Elisi”, Maxino, Elisa Bombacigno e Flavio Furian (Uolter “la Boba de Borgo”).
140 anni di storia del Carnevale Monfalconese
Divertimento, balli e collettività sono le componenti del Carnevale monfalconese, la più grande festa del Territorio, festeggiata dal 1920. Dalle macerie di una cittadina sconvolta dalla guerra, i monfalconesi tentarono di rilanciare la vecchia e amata tradizione della “Cantada” e dell’animazione di maschere e mascherine che, tuttavia, con l’avvento del fascismo ebbero una ripresa molto breve e fugace: furono proibiti mascheramenti e assembramenti di qualsiasi tipo sulla pubblica via; agli occhi del fascismo il Carnevale risultava uno strumento di conoscenza e quindi di possibile azione e trasformazione a sfavore dello stesso regime. Questa proibizione di sfilate, mascheramenti e manifestazioni spazzò via la Cantada da Monfalcone per circa una decina d’anni. Il modo per festeggiare ugualmente il Carnevale fu trovato organizzando degli eventi nelle sale da ballo di locali, opportunamente vigilati, come il Teatro del Cantiere, il Cine-teatro Italia in Corso, il Cine-teatro Eden (poi Nazionale) o, per le classi socialmente privilegiate, l’Albergo Impiegati. A conservare quella sfumatura popolare e “stradaiola” del Carnevale furono le classi popolari, fiduciose di una ripresa della tradizionale funzione del Carnevale, quella di “valvola di sfogo”.
Nel 1930 il monfalconese Emilio Castellani, assieme ad altri 25-30 buontemponi, rianimò la non dimenticata Cantada: si presentò in piazza insieme alla prima sua (finta) sposa, Olga Pacorig, e lesse le vecchie e amate canzoni, assieme a barzellette e motti scherzosi; così fece fino al 1940, dando di nuovo vita all’autentica tradizione popolare del saluto al Carnevale.
Con lo scoppio della Seconda Guerra mondiale la festività del Carnevale venne nuovamente interrotta; anche la rivista cattolica “L’Idea del Popolo” si era accanita, polemizzando contro “gli spiriti bollenti del Carnevale”. Gli adulti veramente pii e cattolici, in una ricerca di purezza e santità, si astenevano da qualsiasi festeggiamento carnevalesco ritenuto privo di morale, e si organizzavano con attività alternative. Il ballo era oggetto di censura e proibizione assoluta, solo alcune modeste feste da ballo “semiclandestine” tenute in “foladori” o case private riuscivano ad essere organizzate. La metamorfosi che il Carnevale avrebbe subito nel secondo dopo guerra si indirizzava verso un adattamento all’interno delle compatibilità cattoliche.
All’alba degli anni Cinquanta, la tradizione del Carnevale venne rilanciata dalla Società monfalconese di Mutuo Soccorso in stretta collaborazione con l’Oratorio San Michele: il Carnevale “laico” si dovette adattare ai metodi e allo stile delle piccole festicciole di Carnevale gestite dalle parrocchie. In questa fase di definizione, coincidente con la prima metà degli anni Cinquanta, il Carnevale monfalconese si delineò nella sua attuale fisionomia: la Cantada in piazza a cui seguono la sfilata dei carri allegorici, i balli in maschera e la pubblicazione della Cantada-rivista.
In pochi anni il Carnevale monfalconese divenne, tra le manifestazioni del martedì grasso, la più grande e la più importante a livello provinciale: uno spettacolo in grande stile, una manifestazione dove il pubblico poteva ammirare la fantasia e la creatività dei carri, delle mascherine e dei gruppi mascherati.
Dal 1963 l’organizzazione è curata dalla Pro Loco di Monfalcone; dal 1965 al 2023 Orlando Manfrini ha vestito i panni de Sior Anzoleto, mentre dal 1988 Gian Carlo Blasini interpreta il Notaio Toio Gratariol, entrambi storici personaggi del Carnevale Monfalconese.
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